Ecco come ho vissuto il Black-Out del 28/09/03
28/10/03
A Gaggiano la
rete elettrica è stata ripristinata alle 5.47
Del black-out mi sono
accorto poco dopo le ore 3.28
Ecco come si presentava Gaggiano durante il black-out in una foto senza flash |
Questa pagina la scrivo con un pò di ritardo, ma vuoi un impegno, un'altro impegno, ed alla fine non riesco a mettermi qua a scrivere, se non delle notizie importanti.
Ho tempo in questi giorni in quanto sono a casa con entrambi i polsi rotti da ormai più di 15 giorni: le dita non sono ingessate, non ho più male e perciò posso esercitare un pò le dita scrivendo sulla tastiera.
La notte del black-out, stavo tranquillamente dormendo, come il 75% della popolazione, quando ad un certo punto ho iniziato a sentire tre o quattro antifurti suonare, ma erano le tre e mezza, e non volevo svegliarmi completamente, così mi giro dall'altra parte, ma gli antifurti continuano inesorabilmente a suonare, e pertanto alla fine apro gli occhi, e vedo una luce accesa in casa. Mi chiedo: chi è in piedi alle a quest'ora? allora guardo la pendola sul comodino, e vedo che è spenta, così dico tra me e me: accidenti, la luce accesa è la lampada di emergenza, pertanto è saltato il salvavita e devo andare a riarmarlo.
Così apro la porta di casa, accendo la luce sulle scale, ma non si accende, noto invece accesa la lampada di emergenza (alimentata da un secondo contatore) in fondo alle scale..... e dico tra me e me: possibile che siano saltati due contatori contemporaneamente? Infatti giunto davanti al quadro elettrico contatori e salvavita erano tutti attivi, ma la luce non c'era.
Guardo fuori dalla finestra della scala e noto un paesaggio irreale: tutto completamente buio. Vado in cantina e noto con piacere che anche li le lampade di emergenza erano in funzione... io sarò un megalomane, ma ogni zona deve avere una lampada di emergenza che permetta di poter camminare in tranquillità, evitando di inciampare e farsi male. Così in tutta la casa (tra cantina, abitazione, scale, ecc...) sono presenti 5 lampade di emergenza.... saranno tante, ma servono.
Giunto in cantina prendo quindi in mano la torcia ricaricabile ed esco in giardino. L'aspetto era veramente tetro: silenzio ovunque, sembrava di vivere in uno spazio infinito, in un'altra realtà, di essere piombati indietro di 90 anni, quando l'elettricità era cosa da pochi, ed esistevano solo le candele. Un buio spettrale.
Tre minuti e poi risalgo. Ormai si sono fatte le 3.40, la corrente non torna, non si sapeva nulla. Era un black-out in tutta Gaggiano, non avevo ancora capito l'entità del fatto.
Cerco di telefonare all'800/900800 ossia il numero verde di ENEL, ma è occupato (sfido, telefonava tutta Italia a quel numero!!!!!!) allora, telefono ad altri numeri ENEL, numeri che ho in casa in quanto capita di usarli in ufficio, ma o non risponde nessuno o è sempre occupato. Capisco che allora qualcosa non va, ed il fatto non è solo cosa di Gaggiano.
Allora, dato che sono radioamatore (IW2NTF) e sono previdente, ho un pacco batterie al Pb/gel che viene ricaricato tutto il giorno da un pannello solare posizionato sul tetto di casa, e pertanto ho corrente a sufficienza per lavorare anche in condizioni d'emergenza alla massima potenza dell'apparato: 50W, ma in casi d'emergenza si cerca di risparmiare, e lavorare a bassa potenza (QRP), come del resto faccio anche in condizioni normali quando il mio apparato è alimentato a corrente elettrica; io sono uno di quelli che non utilizza amplificatori lineari da 300W, cerco sempre di emettere il segnale più ridotto possibile (5 W), ma questo è un altro discorso, che nulla centra con il fatto che devo raccontare.
Quindi dicevo, accendo la radio (un bel ICOM IC-2725 E) e mi metto in ascolto, da subito percepisco che il black-out c'è anche a Monza, pertanto (per quel poco che sapevo) era a livello di Milano provincia..... poi mi metto ad ascoltare il Link Nazionale Radioamatoriale in UHF (431.900), per i non addetti ai lavori, questo è un mega-ponte ripetitore che attraverso una lunga catena di ponti copre tutta l'Italia, da Trento a Palermo. Qui parlavano di black-out a Roma e Salerno.... perciò due+due fa quattro: l'Italia era completamente al buio, anche se mi sembrava impossibile, forse avevo sentito male.
Poi mi metto a fare una verifica del funzionamento dei ponti radioamatoriali VHF (145.600-145.787) in Lombardia, trovo un radioamatore sull'R1 (145.625) ed aggiorno pertanto il registro di stazione (il Log che ogni radioamatore è obbligato a detenere con tutti i collegamenti fatti) alle ore 3.51, momento in cui è iniziata la mia nottata da radioamatore in situazione di emergenza.
Da quella frequenza io e l'altro collega ci siamo poi spostati (QSY) sulla 145.550, dove sono rimasto operativo sino alle ore 7.05. In quelle tre ore ho fatto collegamenti con varie città della Lombardia (e non sempre ho aggiornato purtroppo il log di stazione). Ho parlato con Milano, Pavia, Lecco, Brescia, ecc... e dato che ero più o meno centrale rispetto agli altri colleghi radioamatori, e sentivo tutti (con la mia antenna X700H si ha un ottimo guadagno), facevo quasi da capo maglia, ossia facevo una specie di capo-cordata.
Poi verso le 5 del mattino mi è venuto in mente di accendere la TV con l'UPS del computer, e leggere se il Televideo dava notizie, ed infatti la notizia era confermata: il dubbio che era sorto tra tutti noi radioamatori era stato confermato, pertanto ho letto a chi mi ascoltava la notizia del black-out generale in tutta Italia, con la sola esclusione della Sardegna.
Ovviamente la notizia ha suscitato una discussione che si è protratta a lungo, commenti sul black-out americano, paragoni con il nostro, eccetera eccetera....
Per me è stata una bella esperienza: poter parlare con persone mediante la radio, quando i mezzi di comunicazione moderni non funzionano: internet, cellulari, telefoni, eccetera..... pensate che i ripetitori dei cellulari le cabine di Telecom non hanno grosse autonomie... io invece con le batterie ed il pannello solare che me le ricarica, posso andare avanti senza problemi giorni e giorni..... ed in autonomia rispetto alla rete elettrica.
Il radioamatore purtroppo ormai sta scomparendo, chi fa questa attività (ricordo che si devono sostenere degli esami) al giorno d'oggi, sono pochissime persone, basti pensare che oggi le frequenze sono più che libere, venti anni fa non trovavi neppure un buco per fare neanche un QSO locale (una trasmissione a breve distanza).
Durante le tre ore, ho potuto ascoltare dai colleghi l'orario in cui gli veniva ridata la corrente nelle varie zone: a Lecco verso le 4.10, ad Assago alle 6.09, a Milano città studi alle 6.26, qui a Gaggiano invece è arrivata alle 5.47 (un'altra zona di Gaggiano è stata però alimentata molto prima)...... alla fine, ho chiuso le trasmissioni, ossia ho fatto QRT alle ore 7.05, la voce era bassa ed un pò roca.
Questo vuol comunque significare che i radioamatori riescono ad operare in qualsiasi condizione, cosa non da sottovalutare.
Ecco invece il grafico del GRTN, dal quale si notano i consumi giornalieri della corrente elettrica, acquisito dal sito del GRTN alle ore 6.07 del mattino, dal quale si evince che a fronte di un consumo previsto di quasi 21.000 MW, erano consumati solamente 5.693 Mw..... ossia un quarto. Nel grafico si nota il repentino declino della linea rossa, alle ore 3.28
Alle ore 20.30 il consumo era quasi alla normalità, segno che l'Italia era quasi tornata alla luce, si può notare la curva rossa (il consumo effettivo) come durante la giornata si sia discostato dai consumi previsti, e le rimagliature della rete elettrica siano state progressive per evitare ulteriori cedimenti della rete.
In questi altri grafici del GRTN si può notare la differenza dei consumi in una domenica tipo, ed il giorno 28/09/03. Si nota il picco minimo di consumi del giorno 28, pari a soli 1.800 MW, mentre il giorno 14/09 (due domeniche prima) il picco minimo era di oltre 21.000 MW.
Ormai si è detto di tutto, è passato un mese dal giorno fatidico. L'unica certezza è che dalle informazioni emerse nel rapporto dell'UCTE (il gestore dell'intera rete europea), la colpa è stata solo degli svizzeri. Scarica qui il rapporto dell'UCTE (formato PDF).
Ah, per la cronaca, quando ho terminato di parlare alla radio, non sono andato più a letto, un'altra giornata è iniziata, all'ascolto dei TG.....
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