Albero o Presepe ?
24/12/03
Ecco i simboli
del natale più diffusi
Il più antico è il
presepe, l'albero vene 400 anni dopo
IL
PRESEPE
Italianissima,
la tradizione del presepe, e mai più abbandonata da quando, nel 1223, San
Francesco lo allestì per la prima volta a Greccio, in Umbria, come testimoniano
anche gli affreschi di Giotto nella Basilica superiore di Assisi. Molte in realtà
le suggestioni che si sommano nella storia del presepe, così come le sue
varianti regionali, tra le quali la più nota resta però quella napoletana. Nel
cuore della città partenopea esiste addirittura una strada dedicata ai presepi
e agli artigiani che realizzano con maestria unica al mondo statuine e scenari:
è via di San Gregorio Armeno, le cui botteghe offrono a Natale un'atmosfera
davvero irripetibile. Caratteristica del presepe napoletano, la cui poesia è
stata magistralmente evocata da Eduardo De Filippo in Natale
in casa Cupiello, è l'estremo realismo con cui vengono riprodotti
personaggi e ambienti. Dal Settecento in poi si afferma la connotazione
naturalistica, con scene della Natività che si svolgono nel paesaggio campano e
ancora oggi è consuetudine inserire nel presepe soggetti legati all'attualità,
come personaggi dello spettacolo o capi di stato.
L'ALBERO
DI NATALE
A tutte le
latitudini l'albero è simbolo di vita: per questo, da tempo immemorabile, gli
viene affidato il compito di simboleggiare la festa più importante dell'anno. I
primi alberi di Natale, derivanti senz'altro dall'uso pagano di portare in casa
alla vigilia dell'anno nuovo un ramo in segno di augurio, furono quelli delle
sacre rappresentazioni medioevali tedesche, allestite il 24 dicembre per
rievocare la cacciata di Adamo ed Eva dal Paradiso: rami di abete, 'magico'
perché sempreverde, ai quali veniva appesa della frutta a simboleggiare
l'abbondanza. Del 1605 è invece la notizia di un abete addobbato a Strasburgo
con fiori di carta, mele, pezzi di zucchero e candele: decori commestibili e
luminosi, a rappresentare l'augurio di abbondanza di cibo e la gioia per la
nascita di Gesù. Nel 1796 l'albero di Natale entra nella letteratura grazie a
Goethe, che lo immortala ne I dolori del giovane Werther; è anche l'epoca in
cui nasce la celebre canzone Oh Tannenbaum, che in Germania i bambini cantano
tuttora a Natale. In Italia, l'albero di Natale arriva più tardi, verso la fine
dell'Ottocento, ma si diffonde su vasta scala solo dopo la Seconda guerra
mondiale.
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