4 Novembre
1918
In ricordo della I° Guerra Mondiale
06/11/05
Oggi a Gaggiano
il corteo per ricordare la vittoria del 4 Novembre
Il Sindaco Franco Miracoli elenca tutti i Caduti Gaggianesi
dei due conflitti mondiali.
Si è tenuta oggi, con due giorni di ritardo, in una freddolosa mattinata di pioggia, la tradizionale commemorazione del 4 novembre 1918, giorno della vittoria dell'Italia nel primo Conflitto Mondiale, detto anche "La Grande Guerra".
Il corteo si è mosso alle ore 9.30 circa dal Palazzo Municipale in Via Roma, a causa della pioggia, ha effettuato un parziale giro delle vie del paese, ha percorso Via Liberazione, Matteotti, Gramsci, per giungere presso il Santuario di Sant'Invenzio.
Il Corpo Musicale di Gaggiano
si esibisce brevemente nel cortile del Municipio
Il corteo muove verso Via
Liberazione
Affianco al Sindaco Miracoli ed
il Vice-Sindaco Dott. Gatti, il Capitano Andrea Crescenzi,
in servizio presso l'Ufficio Storico dell’Esercito Italiano
Il corteo in Via Gramsci, poi
sul ponte viabilistico
Il corteo all'ingresso al
Santuario di Sant'Invenzio per la funzione religiosa
Terminata la funzione religiosa, ed usciti di chiesa, è stata deposta la corona presso il monumento ai caduti, il Corpo Musicale ha poi suonato l'inno Nazionale di Mameli
per poi in tutta fretta -a causa della pioggia- andare presso la palestra delle scuole elementari, ove il Sindaco Miracoli ha tenuto il discorso commemorativo, i bambini delle Scuole Elementari hanno letto alcuni pensieri relativi alla guerra, per poi terminare con l'elencazione completa di tutti i caduti gaggianesi nelle due Guerre ed Abissinia.
Prende parola la Direttrice
Didattica, i bambini che espongono alcuni pensieri sulla Grande Guerra, infine
il Sindaco procede nella lettura dei caduti
Il Sindaco ha poi giustamente ricordato tutti i soldati italiani impegnati in questi mesi in missioni di pace in alcune nazioni estere.
Il Corpo Musicale si esibisce
con bel un brano musicale
Terminata la cerimonia, in nostro Sindaco, ha invitato tutti i presenti a partecipare alla consegna delle borse di studio offerte dalla gentilissima Sig. Cele Daccò.
La Signora Daccò presso
l'Auditorium Comunale, consegna le quattro borse di studio, riceve una copia
dell'ultimo libro edito
dall'Associazione Colturale gaggianese "Il Rachinaldo", ed una targa
da parte
dell'Amministrazione Comunale
La signora Daccò, commossa,
ringrazia l'Amministrazione Comunale,
per la "prima" targa che ha ricevuto nella sua vita...
Ecco i quattro meritevoli che
hanno percepito la borsa di studio
La Signora Daccò ha comunque
voluto spontaneamente premiare anche le tre ragazze che non sono giunte prime in
graduatoria
Le foto finali con tutti i
partecipanti alle graduatorie per le borse di studio....
la media è però eloquente: sono più le femminucce che i maschietti....
.... ma torniamo al rinfresco
presso la palestra comunale.....
.. due soci della locale Associazione Combattenti e Reduci, di seguito foto di molti reperti che sono stati recuperati ed esposti con orgoglio. La mostra ha avuto molto successo, in particolare, l'Associazione è riuscita a reperire molte foto inedite di momenti della Prima Guerra Mondiale, foto, che se guardate attentamente, fanno capire come i nostri ragazzi nel 15-18, andassero al fronte privi di mezzi... mettendo al repentaglio la loro vita per la Patria.
A loro sempre un GRAZIE.
VIVA LA REPUBBLICA, VIVA l'ITALIA
Volgio proporre il testo del Bollettino della Vittoria, il documento ufficiale emesso dal Comando Supremo che annunciava la disfatta nemica.
Il testo, fuso nel bronzo delle artiglierie catturate al nemico, è esposto in tutte le Caserme d'Italia. Ovunque sia a portata, senza cioè il bisogno di arrampicarsi su sedie o scale per raggiungerlo, l'unica parte sempre lucida sono state le parole "...è finita." divenute profetiche per generazioni di militari di leva.
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La guerra contro l'Austria-Ungheria che, sotto l'alta guida di S.M. il Re, duce supremo, l'Esercito Italiano, inferiore per numero e per mezzi, iniziò il 24 Maggio 1915 e con fede incrollabile e tenace valore condusse ininterrotta ed asprissima per 41 mesi è vinta.
La gigantesca battaglia ingaggiata il 24 dello scorso Ottobre ed alla quale prendevano parte cinquantuna divisioni italiane, tre britanniche, due francesi, una cecoslovacca ed un reggimento americano, contro settantatre divisioni austro-ungariche, è finita.
La fulminea e arditissima avanzata del XXIX corpo d'armata su Trento, sbarrando le vie della ritirata alle armate nemiche del Trentino, travolte ad occidente dalle truppe della VII armata e ad oriente da quelle della I, VI e IV, ha determinato ieri lo sfacelo totale della fronte avversaria. Dal Brenta al Torre l'irresistibile slancio della XII, dell'VIII, della X armata e delle divisioni di cavalleria, ricaccia sempre più indietro il nemico fuggente.
Nella pianura, S.A.R. il Duca d'Aosta avanza rapidamente alla testa della sua invitta III armata, anelante di ritornare sulle posizioni da essa già vittoriosamente conquistate, che mai aveva perdute.
L'Esercito Austro-Ungarico è annientato: esso ha subito perdite gravissime nell'accanita resistenza dei primi giorni e nell'inseguimento ha perdute quantità ingentissime di materiale di ogni sorta e pressoché per intero i suoi magazzini e i depositi. Ha lasciato finora nelle nostre mani circa trecento mila prigionieri con interi stati maggiori e non meno di cinque mila cannoni.
I resti di quello che fu uno dei più potenti eserciti del mondo risalgono in disordine e senza speranza le valli, che avevano disceso con orgogliosa sicurezza.
Diaz
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