INDIVIDUATO UN ILLECITO NELLA TRAGEDIA DEL TUNNEL SVIZZERO

30-10-2001

Gottardo, il camionista guidava 
senza autorizzazione

Aveva solo un contratto con una società di trasporti belga .
Potrebbe essere stata individuata una responsabilità nell'incidente del tunnel del Gottardo, costato la vita a 11 persone. L'autista turco alla guida del camion che ha causato l'incidente non era infatti autorizzato a condurre mezzi pesanti.

Lo rivela il quotidiano belga De Standaard, secondo il quale Sefy Aslan Ufacik, morto nello schianto del Tir, era arrivato in Belgio due mesi fa. Un visto turistico e un contratto con la società di trasporti Gul Transport, che ha base a Alost (nord-ovest di Bruxelles), era tutto ciò che aveva in mano.

Quel foglio di carta però non autorizzava in alcun modo il camionista a mettersi alla guida di mezzi di grosso tonnellaggio. "Tale permesso" sostiene il giornale, riportando le dichiarazioni di un portavoce del ministero belga dei Trasporti "non permette in alcun caso di lavorare come autista di mezzi pesanti". 

 

Verrà sminata la galleria del San Gottardo...
i morti ad oggi 29/10/01, sono 11, i dispersi 28

 

29.10.2001 19:00:00

Il numero di vittime dovrebbe fermarsi a undici persone, di cui nove già identificate. I rilievi degli inquirenti dovrebbero durare non più di venti giorni.

A duecento metri dal rogo... quello che rimane


Il numero accertato delle persone decedute - spiega nel corso di una conferenza stampa il comandante della polizia ticinese Romano Piazzini - rimane invariato. Nove salme sono già state identificate (4 tedeschi tra cui una donna, 2 francesi, un svizzero, un italiano e un turco), due salme rimangono da identificare. La lista degli scomparsi annovera 28 persone, di cui 12 segnalate nella giornata di lunedì.

 

I prossimi lavori

In mattinata hanno operato all'interno della galleria gli specialisti del centro chimico per controllare la qualità dell'aria e stabilire la presenza di eventuali sostanze tossiche. L'identificazione di eventuali resti umani sarà effettuata dal Dvi-team mentre la verifica relativa all'incendio sarà per contro affidata ad un gruppo di specialisti dell'università di Losanna. Sabato le squadre tecniche hanno ultimato i lavori di consolidamento per cui la ''zona rossa'' è ora agibile. Il lavoro scientifico potrà durare dai 5 ai 20 giorni, un lasso di tempo necessario per pemettere il setaccio e il contemporaneo sgombero della zona rossa.

 

Sminato il Gottardo

Dopo le varie velate polemiche, apparse soprattutto sulla stampa italiana, relative alla presenza di esplosivo all'interno del tunnel i vertici militari hanno precisato che "gli inneschi sono collocati fuori dalle opere minate, in locali di sicurezza. Il rafforzamento - continua il comunicato - del terreno e l'opera minata vengono controllati regolarmente da specialisti". Ma ciò che più rileva, entro la riapertura al traffico, si procederà allo sminamento della galleria. Si tratta di una decisione che proviene dal capo si stato maggiore Hans-Ulrich Schaerrer, che tiene conto delle nuove linee di politica di sicurezza.

 

Il Giallo dei dispersi al Gottardo...

27.10.2001

I soccorsi all'interno del Gottardo

Le prime ispezioni dei tecnici entrati nella "zona critica" del tunnel dell'orrore non hanno portato alla scoperta di altre vittime, oltre alle 11 già accertate. Anzi, secondo la Polizia cantonale il bilancio non è destinato ad aggravarsi. E' sceso anche il numero dei dispersi. In un primo momento era di 128 mentre ora sono 80 le persone scomparse. Si tratta di 25 svizzeri, 6 tedeschi, 4 italiani, un turco, un cileno, uno spagnolo ed uno svedese. Per altre 74 segnalazioni sono in corso, invece, accertamenti.

Le prime ispezioni compiute ieri nella 'zona rossa', quella in cui è scoppiato il rogo che ha provocato il crollo di parte della volta, non hanno permesso di risolvere il giallo dei dispersi: mancano all'appello decine di persone, ma le vetture intrappolate (in tutto 23) sono risultate vuole.

Al di fuori del ritrovamento del corpo del conducente del mezzo che ha causato il disastro, gli abitacoli dei mezzi ispezionati sono stati trovati vuoti. Il comandante della polizia cantonale del Ticino, Romano Piazzini ha escluso "che altri veicoli siano rimasti schiacciati sotto le macerie della volta del tunnel crollata".

Intanto termineranno nel pomeriggio i lavori di messa in sicurezza della zona critica della galleria: potrà finalmente entrare in azione la scientifica, che lavorerà per accertare la dinamica della tragedia e per risolvere il giallo dei dispersi.

La polizia cantonale ha comunque smentito le notizie di stampa secondo le quali l'incidente messo a rischio l'esplosivo dell'esercito custodito in locali annessi alla galleria.

DOMATE LE FIAMME.
UNDICI VITTIME ACCERTATE

26-10-2001

Il sindaco di Airolo: 
"Una tragedia annunciata"

E' polemica sulla sicurezza del tunnel 
Altro che tunnel più sicuro d'Europa. Il sindaco di Airolo denuncia che quella avvenuta mercoledì mattina nel tunnel del Gottardo non era altro che una tragedia annunciata. "Un incidente prima o poi doveva succedere - dice - in un tunnel dove passa un mezzo pesante ogni otto secondi e un mezzo leggero ogni tre secondi. Ma nessuno si sarebbe immaginato potesse accadere una tragedia di queste proporzioni". 
Col passare delle ore si ingigantiscono le polemiche e i problemi legati al traffico. Proseguono per i mezzi pesanti le deviazioni al passo del San Bernardino, dove ieri mattina la situazione è stata ulteriormente aggravata da un incidente che ha creato enormi ingorghi. Per quanto riguarda il traffico leggero, un primo intervento tampone è stato deciso dalle autorità cantonali con il ripristino del treno navetta Airolo-Goschenen, per il trasporto di veicoli leggeri.

Gottardo, un dramma anche economico.
Il bilancio sale a 11 morti e 8 identificati,
gli scomparsi da 80 a 128.

26.10.2001

Sale purtroppo a 128 il numero di dispersi nella tragedia del San Gottardo. Lo ha detto il comandante della polizia cantonale del Ticino, Romano Piazzini, che ha aggiornato nel pomeriggio il bilancio di persone di cui non si ha più notizia. E anche la lista delle fino a questa mattina si è allungata a 11 persone (10 uomini e una donna) per la morte presunta del camionista che ha causato l'incidente, Rosario Caggiano. L'uomo, di 37 anni, abitava a Verbania con la moglie Rosa e aveva due figli di 6 e 7 anni. La moglie è in attesa di un terzo figlio ed è stata trasportata in ospedale a scopo precauzionale dopo avere appreso la notizia della morte dell'uomo. Caggiano aveva cominciato dall'inizio di questa settimana a lavorare per una ditta svizzera.

Stando ai servizi di soccorso all'imboccatura nord della galleria, nel Cantone di Uri, il bilancio definitivo potrebbe salire a 20 vittime. "I soccorsi non sono ancora giunti al punto dello scontro, avanzano molto lentamente a causa dell'altissima temperatura nel tunnel", ha detto il portavoce della polziai di Airolo. "La volta del tunnel è crollata per almeno 100 metri" e "non si sa quello che si troverà sotto i detriti", ha aggiunto.

Secondo un comunicato diffuso dalla polizia, le attuali condizioni rendono impossibile determinare con certezza il numero dei morti, quello dei feriti e le loro identità, come pure il numero dei veicoli rimasti coinvolti nel disastro. "I lavori continueranno tutta la notte e certo per diversi giorni ancora", afferma il comunicato, precisando che "il tunnel resterà chiuso per un tempo indeterminato".

Si moltiplicano intanto le testimonianze dei soccorritori. "Ho visto una vittima rannicchiata su se stessa, come a Pompei", ha dichiarato il medico Beppe Savary, della Croce verde di Lugano, uno dei primi a entrare nella galleria. La vittima si trovava a pochi metri da una delle celle di sicurezza che portano al cunicolo di servizio parallelo al tunnel: nella fuga in mezzo al fumo denso e soffocante - ha detto il medico - deve averla superata senza vederla.

Il tragico incidente di ieri fa tornare alla mente il rogo del Monte Bianco del marzo delo '99 in cui morirono 39 persone. Un camion belga, che trasporta derrate alimentari (farina e margarina), prende fuoco a tre chilometri e mezzo dall'uscita italiana del traforo e nell'incendio muoiono 39 persone (secondo il bilancio definitivo del 6 luglio), tra le quali anche uno degli 11 pompieri francesi rimasti bloccati nel tunnel durante i soccorsi.

Ma il Monte Bianco è forse uno degli ultimi incidenti accaduti nei tunnel. INCIDENTI IN GALLERIA: VAI ALLA SCHEDA

 

25.10.2001 18:50:00

L'attenzione subito dopo la sciagura stradale avvenuta nel tunnel del San Gottardo, giustamente si è concentrata sull'aspetto umano dell'incidente. Ora, con una relativa calma, si può anche intravvedere la tragedia economica che ne consegue.

Un'immagine del rogo


Tra due settimane circa i maggiori passi alpini verranno chiusi alla circolazione. Il tunnel del San Gottardo potrebbe restare sbarrato anche per mesi, sicuramente per settimane. Gli autotrasportatori si trovano davanti ad un'unica via che permetta il collegamento tra nord e sud: l'autostrada A13 e dunque il San Bernardino. E questo passaggio non è stato sicuramente concepito per digerire l'enorme traffico viario che transitava dal San Gottardo.

Il trasporto ferroviario così non basta

Le conseguenze economiche, per il momento incalcolabili, potrebbero essere molto pesanti. Le Ferrovie federali hanno annunciato l'aumento di 280 posti supplementari per trasportare i veicoli tramite le linee del Gottardo e del Lötschberg. Ma secondo Carlo Schmid, presidente dell'associazione svizzera dei trasportatori, ASTAG, "questo non rappresenta neanche il 10% del fabbisogno giornaliero".

Ticino ed Italia si trovano ora isolate dal resto dell'Europa. I trasportatori italiani riuniti sotto l'associazione Coordinamento Unitario Autotrasporto (Cuna) ha inviato una lettera al Presidente del Consiglio italiano Silvio Berlusconi, in cui si afferma che "una tale situazione rischia di paralizzare l'intera economia del Paese".

Conseguenze ancora incalcolabili

Non si può per ora avanzare una cifra sulle conseguenze economiche che la tragedia del San Gottardo porterà con sè. Sicuro è che un gruppo che opera nel campo del commercio al dettaglio come la Migros, che deve trasportare derrate alimentari deperibili, correrà sicuramento il rischio di pagare un tributo pesante per questo blocco forzato del trasporto viario. Per il momento la Migros non ha voluto rilasciare dichiarazioni in merito, in quanto considera prematuro stilare un bilancio sui costi supplementari che dovrà sopportare.

 

25.10.2001 20:36:00

Ai 10 corpi già recuperati - 9 uomini e una donna - le autorità hanno aggiunto giovedì in serata il camionista che avrebbe causato l'incidente, il cui cadavere non è però ancora stato trovato.

Una delle primissime immagini del luogo dell'incidente.


Tra le vittime accertate sono state formalmente identificate finora 8 persone: si tratta di 4 cittadini tedeschi, uno svizzero, un italiano, un francese e un lussemburghese. Sono tutti morti per asfissia. A costoro si aggiunge il camionista che sarebbe all'origine del disastro.

"Scomparsi" segnalati saliti da 80 a 128

Sono intanto salite a 128 le segnalazioni giunte alla polizia ticinese di persone delle quali non si ha più notizia. Lo ha detto il comandante della polizia cantonale Romano Piazzini. In mattinata le segnalazioni erano 80. Nel corso del pomeriggio, molte persone hanno telefonato per dire che avevano ristabilito i contatti con i parenti ma, nelle ultime ore, molte altre hanno chiamato per dire che non avevano notizia dei congiunti.

Leuenberger scosso dopo la visita

Nel pomeriggio è giunto ad Airolo il presidente della Confederazione Moritz Leuenberger, che ha parlato di "tragedia per tutta l'Europa" e ha invitato camionisti e automobilisti stranieri a evitare per il momento le strade elvetiche. Il San Gottardo - ha aggiunto - è un "vero inferno", un "luogo dell'orrore".

Un centinaio di veicoli ancora là sotto

Nel lato nord del tunnel del Gottardo i soccorritori hanno trovato un centinaio di veicoli, 15 dei quali sono autocarri: si tratta - ha sottolineato Piazzini - di veicoli e non di persone. Per avere maggiori notizie ci vorrà almeno un altro giorno. Molte delle targhe dei veicoli trovati sono svizzere, tedesche e italiane. Lo sgombero di questi veicoli è previsto solo una volta spenti i focolai. L'accesso alla zona critica sarà autorizzato infatti solo dopo "indispensabili opere di premunizione", in particolare la posa di puntelli, che cominceranno alle 7 di domani e proseguiranno per almeno 24 ore.

 

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