4 Novembre 2002, in ricordo della
I° Guerra Mondiale

10/11/02

Oggi a Gaggiano il corteo per ricordare la vittoria del 4 Novembre
Il Sindaco Dott. Giuseppe Gatti elenca tutti i Caduti Gaggianesi
dei due conflitti mondiali. Applausi e commozione.

VIVA LA REPUBBLICA, VIVA L'ITALIA !

Il Sindaco Dott. Giuseppe Gatti mentre elenca i Caduti Gaggianesi, affianco a lui: l'Ass. Perfetti, il Presidente della sez. Combattenti Sig. Luigi Battaglia e due ex combattenti

Si è tenuta oggi, con sei giorni di ritardo, in una fredda mattinata soleggiata, la tradizionale commemorazione del 4 novembre 1918, giorno della vittoria dell'Italia nel primo Conflitto Mondiale, detto anche "La Grande Guerra".

Il corteo si è mosso alle ore 9.30 circa dal Palazzo Municipale in Via Roma, ha percorso tutta la Via Roma costeggiando il Naviglio Grande, ha transitato per Via Cornicione, Via De Gasperi, Via Marianna e si è poi fermato per la tradizionale cerimonia Eucaristica presso la Chiesa Parrocchiale dedicata allo Spirito Santo, alla quale hanno partecipato anche gli Amministratori locali.

Alle ore 10.45 circa, terminata la funzione religiosa, il corteo, diventato ancor più folto con alcuni fedeli aggregatisi, ha ripreso il cammino, percorrendo Via Matteotti, Via Gramsci, il ponte viabilistico, Via Gozzadini, per poi terminare il cammino fronte il Monumento dedicato ai Caduti Gagianesi dove è stata quindi posata la corona in omaggio ai nostri concittadini deceduti.

Il Corpo Musicale di Gaggiano, ha quindi proceduto all'esecuzione dell'Inno Nazionale.

Il nostro Sindaco, Dott. Giuseppe Gatti, ha poi intrattenuto i presenti facendo brevi cenni storici relativamente al primo conflitto mondiale e sull'importanza della pace. Ha sottolineato quanto il secolo passato sia stato turbato dal sangue dei conflitti mondiali, e quanto sangue sia stato quindi versato dai valorosi soldati, caduti per l'amore della propria Patria.

Amor di patria che a mio avviso oggi è poco sentito dai giovani. Questo segno è infatti avallato dalla scarsità degli stessi presenti al corteo: se togliamo i 15 bambini delle elementari presenti per leggere alcuni pensieri, altri giovani (sedicenni, diciottenni e ventenni) non se ne vedevano.

Il Sindaco ha poi giustamente ricordato gli oltre 8.000 giovani soldati italiani che in questi mesi sono impegnati per missioni di pace in alcune nazioni estere.

Come ultimo atto, e forse il più denso di significato, è stata la consueta lettura di tutti i caduti gaggianesi delle due guerre mondiali, un elenco interminabile di giovani soldati, che con il loro impegno, il loro coraggio, la forza di volontà, hanno permesso all'Italia di essere quello che è oggi.
A tutti loro dobbiamo un grosso GRAZIE.

Per tutta la cerimonia erano presenti i Carabinieri del Comando di Rosate, tra cui il Maresciallo Damiano, i nostri Vigili, due dei quali in alta uniforme, assessori e consiglieri comunali, i rappresentanti dell'Associazione Combattenti e Reduci -sezione di Gaggiano- capeggiati dall'attivo e volonteroso Presidente Sig. Luigi Battaglia, e oltre cento persone (tra cui il sottoscritto) un pò infreddolite, ma comunque contente di ricordare il tempo passato, e sicuramente convinte che quei fatti mai e mai più debbano accadere.

Terminata la cerimonia, in nostro Sindaco Dott. Giuseppe Gatti, ha invitato tutti i presenti a partecipare all'inaugurazione di alcuni locali nuovi del centro anziani, sito a pochi metri dal monumento, in Via Gozzadini.

 

Riporto qui sotto una chicca recuperata in rete: ecco cosa pronunciava l'ex Presidente della Repubblica Sandro Pertini, 18 anni fa tondi, nel discorso di commemorazione del 4 novembre 1984, un discorso che seppur pronunciato molto tempo fa, è più che mai attuale, e per questo voglio proporvelo.

 

MESSAGGIO DEL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA SANDRO PERTINI
PER IL 4 NOVEMBRE 1984 FESTA DELL'UNITA' NAZIONALE

 

UFFICIALI, SOTTUFFICIALI, SOLDATI, MARINAI, AVIERI,

CELEBRIAMO OGGI, CON LA FESTA DELL'UNITA' NAZIONALE, LA GIORNATA TRADIZIONALMENTE DEDICATA ALLE FORZE ARMATE DELLA REPUBBLICA NEI CUI RANGHI VOI AVETE L'ONORE E IL PRIVILEGIO DI SERVIRE.

LA RICORRENZA CHE IN QUESTO GIORNO RICORDIAMO CI RIMANDA AD EVENTI GRANDIOSI E, INSIEME, DOLOROSI DELLA NOSTRA STORIA.

QUATTRO NOVEMBRE SIGNIFICA PER NOI ITALIANI LA CONCLUSIONE VITTORIOSA DI UNO SFORZO DURISSIMO CHE PER LA PRIMA VOLTA AFFRATELLO' - FIANCO A FIANCO NELLE TRINCEE - GIOVANI DI OGNI REGIONE E DI OGNI CETO SOCIALE, E PER SEMPRE CEMENTO' CON IL SANGUE DI SEICENTOMILA CADUTI L'IRREVERSIBILE SCELTA DI UN'ITALIA UNA, FINALMENTE RICONDOTTA AI SUOI SACRI CONFINI SECONDO IL SOGNO A LUNGO VAGHEGGIATO DALLE GENERAZIONI DEL RISORGIMENTO.

NESSUNO PIU' DI NOI ANZIANI, CHE QUEGLI EVENTI VIVEMMO E SOFFRIMMO DI PERSONA E' IN GRADO DI TESTIMONIARE L'ENORME E TRAGICA INUTILITA' DELLA GUERRA, LE MOSTRUOSE INGIUSTIZIE CHE ESSA SCATENA, I SOLCHI INCOLMABILI CHE ESSA SPALANCA TRA I POPOLI.

QUANTO PREZIOSO E IRRINUNCIABILE FOSSE - NONOSTANTE TUTTO - IL BENE DELL'UNITA' NAZIONALE FU PIU' TARDI A DIMOSTRARLO, DURANTE LA RESISTENZA, LA SOMMA NON MENO DOLOROSA DI SACRIFICI CHE LE FORZE ARMATE GENEROSAMENTE PAGARONO - ALL'UNISONO CON IL POPOLO INSORTO - PER RICONQUISTARE L'INDIPENDENZA E LA LIBERTA' DELLA PATRIA E PER RISOLLEVARE IL PAESE DALL'ABISSO DELLA SCONFITTA E DELL'INVASIONE STRANIERA NEL QUALE IL FASCISMO L'AVEVA SPINTO.

NOI TUTTI CREDIAMO E VOGLIAMO CHE NON PIU' ALLA GUERRA, BENSI' AGLI STRUMENTI DEL DIRITTO E DEL CONSENSO, SIA AFFIDATO D'ORA INNANZI IL COMUNE DESTINO DEL NOSTRO POPOLO.

NELLA DIFESA DELLA PACE COSI' COME NELLA TUTELA DELL' UNITA', DELLA SICUREZZA E DELL'INDIPENDENZA NAZIONALE CONSISTE DUNQUE IL FINE ULTIMO DELLE FORZE ARMATE, GARANTI E DEPOSITARIE DEI PIU' ALTI VALORI SPIRITUALI E MORALI CONSEGNATICI DALLA LOTTA DI LIBERAZIONE.

SOLDATI, MARINAI, AVIERI,

SIATE OGGI PIU' CHE MAI FIERI DEL COMPITO VITALE ED ARDUO CHE VI E' STATO AFFIDATO.
CON LA CONSAPEVOLE FEDELTA' DEGLI UOMINI LIBERI RINNOVATE - CIASCUNO DI VOI - IL SEVERO IMPEGNO DI DISCIPLINA CHE VI VINCOLA AL SERVIZIO DELLA COLLETTIVITA', PER UN COMUNE AVVENIRE DI GIUSTIZIA E DI PACE.

 

VIVA LE FORZE ARMATE!

VIVA LA REPUBBLICA!

VIVA L'ITALIA!.

 

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